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La profezia dell’osservatore di Marcella Ferro

Forse io stessa qualche tempo fa ero sulla strada sbagliata quando sostenevo e credevo che la produzione di Angelo Maisto, in qualche modo fosse afferente al Surrealismo d’inizio Novecento. Se si casca nell’errore di pensare che l’artista napoletano si lasci ispirare dal sogno, dall’incontrollato inconscio non si guarderà ai suoi acquerelli quanto alle sue miniature con lucidità ma ci si lascerà trasportare nella dir
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Bricolage, narrazione del surreale di Massimo Bignardi

Il gioco delle relazioni tessute dalla nostra fantasia, spesso riesce a fermare il suo transito al di qua della linea oltre la quale l’occhio si perde nei rivoli dell’immaginazione, inseguendo memorie, suggestioni insomma quelle figure che solo la mente ha la capacità di mettere in scena. Si ferma, cioè, per consentire all’occhio, perfetto strumento della visione, di regolare la messa a fuoco delle forme, delle mater
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Lari Contemporanei di Enzo Battarra

C’è un confine sottile che separa il naturale dall’artificiale. E più avanza una certa cultura tecnologica, più ci si rende conto che l’artificio produce sempre più una natura innaturale. Angelo Maisto lavora consapevolmente su questo sottilissimo limite, mantenendo un approccio scientifico e ironicamente tecnicistico rispetto a una materia artistica in divenire. Sembra che l’evoluzione naturale della specie stia gen
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